Devo dire che, in un certo senso, lo scrivere un blog di cucina mi ha cambiata.
Mi ha cambiata, perché ho notato una serie di "segnali" ai quali all'inizio non ho prestato molta attenzione, ma che via via hanno modificato e di molto le mie abitudini alimentari: una volta andavo a nozze con le zozzime piú zozze, coi piatti pronti da scaldare al microonde (quando erano ancora una novitá), con gli aromi artificiali venduti in ammiccanti confezioni tutte belle colorate (ha fatto storia la bottiglietta di "fumo", miscuglio di sostanze varie riproducenti alla perfezione l'odore del fumo tipico della carne cotta al barbecue). Fare la spesa, soprattutto in paesi stranieri, era per me un vero spasso perché trovavo sempre cose che era impensabile trovare in casa - vedasi la storia del fumo.
Poi l'arrivo del blog e da allora é come se avessi un altro paio di occhi.
In giro nei supermercati ci vado lo stesso, ma stavolta mi soffermo nei reparti casalinghi (agli "introvabili di Euronova" ancora non so resistere) o sulle materie prime. Leggo con attenzione le etichette prediligendo i prodotti senza conservanti e/o con aromi naturali, evito i prodotti finiti perché dalle foto esposte penso (talvolta a ragione, ma altre volte a torto) di poterli rifare tranquillamente e cosí via.
Esempio piú lampante sono i cavoli rossi alle mele. Questo é un tipico contorno tedesco che viene servito spesso e volentieri come accompagnamento a carni arrosto o brasate.
É talmente di uso popolare che si possono comprare belli e pronti sia in barattolo che congelati.
Io ho sapientemente bypassato sia il reparto conserve che quello surgelati, soffermandomi invece nel banco delle verdure. Normalmente bisognerebbe prepararli in due fasi: la prima prevede una marinatura di 24 ore in una soluzione a base di zucchero di canna ed aceto, mentre la seconda é la cottura.
Visto che ancora non ho sviluppato la pazienza necessaria per aspettare tutto questo tempo (l'attesa per la preparazione della pizza é giá il massimo dei miei livelli raggiunti), ho chiesto aiuto alla pentola a pressione. Sará forse un parere personale, ma il risultato non mi ha deluso affatto.
Ho usato:
- 1 Cavolo Rosso
- 1 Cipolla
- 2 Mele sbucciate e tagliate a pezzetti
- 3 cucchiai di Zucchero di Canna
- 3 foglie di Alloro
- 6 Chiodi di Garofano
- 5 Bacche di Ginepro
- 1 cucchiaio di Miele
- 1 bicchiere di Aceto di Mele (se ne potrá aggiungere in seguito per regolarne l'aciditá)
- 1/2 l circa di Brodo
Dopo aver lavato il cavolo, l'ho tagliato a striscioline con la mandolina - e qui scatta il pensiero traparentesi: perché in quei programmi di televendite maledette le cipolle, i pomodori e tutti i cavoli del mondo vengono tagliati con grande nonchalance come fossero fettine di burro, mentre io a momenti mi ritrovavo sí 5 dita per mano, ma sprovviste ognuna delle rispettive falangette? Perché la suddetta operazione é durata per me un'eternitá, benché fermamente concentrata, mentre alla tv trovano il tempo, oltre alle verdure, anche di ciacolare del piú e del meno? E soprattutto, perché quelle signorine o quei maledetti cuochi "Hey, look at this, it's amazing!" rimangono sempre belli freschi come rose, mentre io a fine operazione sembravo uscita da una centrifuga ed ho dovuto smacchiare le mani dal poco invitante colore "tumefatto d'autunno"? Misteri dell'etere!
Comunque sia, ho messo poi la cipolla a rosolare con poco olio evo a fuoco dolce nella pentola a pressione. Una volta ammorbidita, ho aggiunto i cavoli, le mele, lo zucchero e tutti gli altri ingredienti. I chiodi di garofano e le bacche di ginepro, per evitare poi di doverli ripescare nel torbido, li ho polverizzati col mortaio.
Ho chiuso la pentola e, una volta portata a pressione, ho lasciato cuocere 10 minuti circa dal sibilo.
Ho regolato di sale e pepe e servito come contorno. A cosa? Arriverá, arriverá...
