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domenica 26 ottobre 2014

I Pancakes

La colazione fatta durante la settimana (e se qui mi "pizzica" un nutrizionista, so' schiaffoni) é per me un optional, nel senso che non ho il tempo materiale per mettermi seduta comoda come si vede nelle pubblicitá, bere tranquillamente il caffè, parlare del piú e del meno con la mia dolce metà ed affondare i denti in qualche soffice e fragrante torta appena sfornata.

La realtá é purtroppo ben diversa dalla fantasia: cappuccio (il cappuccino è già più lungo sia a pronunciarsi che a farsi) al volo, un biscotto (un crumiro, se non qualcosa di piú piccolo) ingoiato in piedi a mo' di mangiatore di spade e via di corsa in ufficio!

Alla colazione del weekend però, ah, a quella non ci rinuncio! Ecco lí che allora tutte le corse della settimana si fermano come d'incanto: sveglia comoda, bel sorrisone mattutino, preparazione a passi lenti e ben distesi fino a che, comodi comodi, a metà mattinata tutto é pronto. Le nostre colazioni sono piuttosto dei brunches che inglobano anche parte del pranzo. Una volta finito di mangiare infatti, ci godiamo la giornata fino all'ora di cena.

Non c'è un menu preciso: qualche volta strapazziamo qualche uovo, talvolta sforniamo panini integrali da riempire con quark e marmellate o, in alternativa, con formaggi e chicchere salate (oh, in Germania si usa cosí!) oppure, come oggi, ci sfrittelliamo i pancakes.

Questa delizia made in USA, la scoprii diverse (diversissime) primavere fa quando andai in America per la prima volta e da allora è entrata di diritto nell'Olimpo (un po' pretenzioso, ma vabbé) del "Che m'invento oggi?"

Ho sperimentato diverse ricette, ma questa ha raggiunto, per i risultati ottenuti, il mio sogno americano.

Ho usato:

  • 150 gr. di Farina
  • 1 cucchiaio di Zucchero
  • 1 pizzico di Sale
  • 1 cucchiaino di Lievito in Polvere
  • 250 ml. di Latte
  • 2 Uova
  • 3 cucchiai di Olio di Semi

In una ciotola ho mescolato tutti gli ingredienti secchi. In un secondo contenitore, tutti gli altri. Col minipimer, ho unito gli uni agli altri e frullato ben bene fino a che tutti i grumi sono spariti.

Ho riscaldato a calore medio una padellina antiaderente con una nocciola di burro (perché a secco sennó si rovinava la padella) e, con un mestolo a beccuccio, ho versato a monoporzioni il composto. Dato il contenuto di olio, non é poi più necessario ripetere l'operazione burro

Un paio di minuti da un lato, un paio dall'altro e buona colazione!

La "morte sua" prevede il tradizionale sciroppo d'acero (ce l'ho!), oppure del miele (c'ho pure quello!) o, ancora, del burro fuso con delle zeste di arancia fresca (mi manca, maledizione, ma forse é meglio cosí!)