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giovedì 12 luglio 2007

Famo cinese

Questo "francesismo" lo uso quando il frigo langue e mi serve qualcosa da preparare presto, che contenga ingredienti diversi da quelli abituali e che sia possibilmente commestibile.
Mi piacciono molto i piatti che contengono lo zenzero fresco, i cipollotti, i peperoni e quant'altro mamma natura ci possa offrire.
Purtroppo, data la mia natura poco incline a pesare le cose (basto io a pesarmi quotidianamente, visto il mio stato di dieta perenne), faccio tutto ad occhio ed uso il principio del "É meglio aggiungere alla fine che non poter levare dall'inizio"...
Ieri avevo a disposizione 2 cosce di pollo, dello zenzero fresco (appunto), uno scalogno, patate, salsa di soia, aceto di mele, aceto di riso, un po' di zucchero e voglia di "sfrugugliare" questi ingredienti tutti insieme.
Le cosce di pollo le ho messe in una pirofila da forno. Ne ho inciso la pelle con un coltello e le ho salate da ambo le parti. Vicino ci ho disposto le patate dopo averle sbucciate e tagliate a pezzettoni e ho condito il tutto con dell'olio evo.
Lo zenzero ed il cipollotto li ho sbucciati, tagliati a pezzettini e messi in una tazza. Ci ho aggiunto l'aceto di mele (un quarto di tazza), quello di riso (un po' di meno), la salsa di soia (quanto basta a smorzare l'agro pungente dell'aceto) ed un cucchiaino di zucchero (che male non ci sta). Ho fatto un mischia mischia, e lasciato a macerare il tutto per una buona mezz'ora.
Ho acceso il forno a 190° ed infornato la pirofila per 35 minuti circa.
A cottura quasi ultimata ho distribuito con un cucchiaio la marinata sulla carne e sulle patate (verdure sminuzzate comprese) e mischiato il tutto col sugo di cottura che nel frattempo il pollo aveva prodotto.
Una volta terminata la cottura (dai tagli effettuati in partenza doveva uscire un liquido trasparente e non rosato) ho lasciato riposare il tutto per una decina di minuti scarsi a forno spento.
Oh, com'é e come non é, 'sto pollo é andato giú che é una bellezza!

domenica 8 luglio 2007

Un grazie particolare

Non ho potuto resistere alla tentazione di scrivere fresco fresco qualcosa sulle mie zingarate in cucina.

Merito in tutto o in parte agli amici delle notedicioccolato.it che mi hanno finalmente dato lo sprone per fare i miei primi cioccolatini!

Io, ragioniera per lavoro ma artista dentro, avrei mai rinunciato a questa sfida? E partendo da zero? Giammai!!!

Risultato: qualcuno é venuto e pure discretamente, gli altri si sono "schiantati" nella forma e nel contenuto.

Ma io non demordo. Semmai, mordo!

Come li ho fatti?

Ho temperato il cioccolato fondente (sciolto a bagnomaria e portato a circa 45°, fatto freddare fino a 29° e riportato a 31°);

Ho preparato il ripieno sciogliendo in un pentolino del caffé istantaneo con poco latte. Ho aggiunto circa 50 gr. di cioccolato bianco tagliato a pezzetti e l'ho amalgamato al composto. Ho lasciato raffreddare non completamente e ho infine aggiunto 50 gr. circa di burro lavorato a pomata.

Col cioccolato temperato ho rivestito lo stampo (per me povera "ignorante", una vera impresa). L'ho distribuito ben bene lungo le pareti, l'ho sbatacchiato a dovere per fare uscire le bolle d'aria e svuotato lo stampo dal cioccolato in eccesso.

Una volta raffreddato completamente lo stampo (messo un po' in frigorifero), ci ho versato il ripieno.

Ariattesa che si raffreddasse il tutto e ho chiuso lo stampo con il rimanente cioccolato temperato. Sempre seguendo i consigli dei cioccolatosi di cui sopra, mi sono aiutata con l'asciugacapelli per mantenere il cioccolato fuso. Pareva una guerra ad armi impari (ed in effetti lo era), ho pensato all'armata brancaleone, a chi mai me lo avesse fatto fare, ma alla fine le creature si sono fatte chiudere e dopo qualche ora di raffreddamento a temperatura ambiente, sono (non tutte) cadute dallo stampo come pere mature. Beh, ad onor del vero lo stampo l'ho sbattuto (e pure in malo modo) ripetutamente sul tavolo, peró le perette sono cadute.

L'importante é cominciare.

Chi ben comincia...

Eccomi qui, confusa ed emozionata allo stesso tempo!

Io, io che a malapena riuscivo a finire un tema a scuola per innata incompatibilitá con la penna, mi ritrovo ...nt.. anni dopo a scrivere appunti in un Blog tutto mio!

Ma dico io, mi saró mai impazzita? E a che scopo poi?

Manie di grandezza? Noooooo! Protagonismo? Manco quello. E allora? Bah, chiamiamola pure sfida. Contro chi? Soprattutto contro di me: ci sono decinaia di bloggers che ne dicono di tutte e di piú e allora, mi sono detta: "ecché, sí 'a piú critín?"

Orsú, gambe in spalla, che si comincia.

E se poi non gliene interessa (per rimanere, almeno all'inizio, una personcina "ammodo") niente a nessuno? Come ho detto, intanto sfido me, poi vediamo. Il tempo ispira.