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venerdì 14 marzo 2008

Mamma li turchi!!!

Che c'entra questo post pre-pasquale col titolo? C'entra, c'entra.
C'entra soprattutto se vuole dire Parsqua in Turchia all'insegna del relax, escursioni, scoperte eno-gastronomiche, hammam e quant'altro...
Allora, buona Pasqua a tutti i blogghernauti e a presto (l'unica certezza delle vacanze: volano)!!!

sabato 8 marzo 2008

Costolette di maiale con salvia

Mi perdoni Vostro Onore, disgrazia fu!

Io non volevo, é stato lui che mi ha indotto in tentazione! Fosse stato per me, avrei fatto una frittataccia senza pretese, ma quando ho cominciato a seguire con sempre piú attenzione quello che mi diceva, mi ha infinocchiato bene bene e io ci sono cascata come una pera matura!

Mi ha detto che mi sarebbero serviti:
  • qualche Patata sbucciata e tagliata a dadoni
  • 2 costolette di Maiale con l'osso
  • 12 foglie di Salvia
  • qualche spicchio d'Aglio
  • Sale e Pepe
  • 2 fette di Prosciutto crudo
  • 1 noce di Burro
  • 2 Albicocche secche (disidradate ?)
  • Olio evo
  • Farina
  • 3 fette di Pancetta tagliate spesse

Lui, sempre lui, mi ha detto che dovevo scaldare il forno a 240° e io cosí ho fatto. Mi ha fatto sbollentare le patate per 4 minuti in acqua leggermente salata.

La carne, me l'ha fatta incidere nel senso della lunghezza, creando una profonda tasca e facendo attenzione a non "bucarla" (e a non bucarmi le mani!).

Delle 12 foglie di salvia, ho messo da parte le 4 piú belle. Altre 4 mi sarebbero servite piú tardi e le rimanenti 4 le ho messe nel minipimer insieme a mezzo spicchio d'aglio, al burro, al prosciutto, alle albicocche, ad un pizzico di sale e ad uno di pepe. Ho ridotto il tutto ad una pasta che ho poi "spalmato" all'interno delle tasche precedentemente tagliate. La carne a questo punto, l'ho lasciata riposare.

Le famose 4 foglie di salvia piú belle, le ho spennellate di olio da entrambe le parti, le ho infarinate solo da un lato e le ho "incollate" dal lato infarinato, sulle costolette.

Le altre 4 foglie di salvia, le ho messe in una grossa teglia da forno insieme alla pancetta tagliata a pezzettoni, all'aglio "incamiciato" e alle patate.

Ho condito il tutto con dell'olio evo e messo in forno per circa 10 minuti. A questo punto, ho preso una padella, l'ho scaldata ben bene, ci ho versato un goccio d'olio e ho arrostito per 10 minuti la carne fino ad indorarla da entrambe i lati.

Ho unito la carne alle patate e proseguito la cottura in forno per ulteriori 10-15 minuti.

Mi dichiaro innocente e, se posso, lo rifaccio!


mercoledì 5 marzo 2008

Meme "7 Segreti"

Mammasantuzzabbella, mi arrivano inviti a partecipare al meme dei 7 segreti, come se piovessero: Lenny, Angy, Mafalda e Muccasbronza, vogliono sapere che razza di "cadaveri" (ué, in senso lato, naturalmente!) celo nel mio armadio...

Le regole sono queste:

- le regole del gioco copierai (fatto!)
- 7 dei tuoi segreti svelerai (fatto!)
- 7 felici vincenti individuerai (ma se non lo faccio, mi casca un vaso sulla testa?)
- un messaggio per avvisarli invierai
- a consultare il tuo blog li inviterai (come sopra...)

Sicuramente é una frase letta e riletta (sí insomma, una bella minestra riscaldata!), ma se spiffero i miei segreti, che segreti sono? Comunque, vediamo di raccontare qualcosa di piuttosto "rognoso" di me (e mo, so' dolori):

  1. da piccola, adoravo scavare buche a mani nude e giocare col fango. Oggi, pure per fare le polpette, mi devo infilare i guanti ché "mi fa senso";
  2. sono miope. Odio gli occhiali al punto che mi sono fatta operare col laser quando questo era ancora in fase sperimentale. Morale: ho speso un botto di soldi, ma almeno in compenso ora porto le lenti a contatto (brava cogliona!);
  3. non so odiare le persone e non so essere vendicativa: se subisco un torto, il "malcapitato" assume le sembianze di aria. Inquinata, ma pur sempre aria...
  4. sono ordinata allo stremo in ufficio e disordinata allo stremo in casa
  5. ho la mania di comprare delle cose e di "imboscarle" da qualche parte (un po' come gli scoiattoli). A distanza anche di anni mi sbucano fuori pigiami ancora imballati, calzini nuovi di zecca e cianfrusaglie varie. Mi do una botta sulla testa e con fare vago rinascondo il tutto nell'armadio (sennó mio marito, giustamente, chi se lo sente?)
  6. da piccola ero bionda ed avevo delle meches naturali color miele. Ora, lo ridivento ogni due mesi :-(
  7. non so mentire: se "combino" qualcosa, mi sgamano al volo perché divento viola e mi sudano le mani...
Ora che ho fatto la "brava bambina", interroghiamo, interroghiamo:

TREMATE, TREMATE!!!

Stefano
Manzotin
Cocozza
Grazia
Cannelle
Campo di Fragole
Imma

martedì 4 marzo 2008

Carpaccio di Zucchine

Sono stata invitata da Cannelle a partecipare ad un pic-nic virtuale ove ognuno partecipa portando qualcosa (sí insomma, si bussa coi piedi...).

Dato che il tempo é cosí bello, assolato e quasi estivo (grigio topo, piove quasi nevica e freddo becco), perché non proporre qualcosa bella fresca (ué, ma non facciamo scherzi: io partecipo, ma solo se si picnicca al coperto!)?

Si prendono:
  • 2 Zucchine
  • succo di 1 Limone
  • 1 pugno di Pinoli o semi di Sesamo tostati
  • Parmigiano Reggiano a scaglie
  • Olio evo (quello buono, mica bau bau micio micio!)
  • Sale e Pepe

Le zucchine si lavano e, con un pelapatate o una mandolina si tagliano a fette sottili.

Si adagiano su un piatto e si cospargono col succo di limone. Salarle appena appena e lasciarle marinare in pace in frigorifero per qualche ora.

In un padellino antiaderente, tostare i pinoli (o semi di sesamo o icché vi pare) e versarli sulle zucchine.

Spolverare col pepe, condire con l'olio buono e distribuire il parmigiano a scaglie.

domenica 2 marzo 2008

Zuppa di carciofi

Attenzione che oggi sono scatenata: e quando mi ricapita di avere qualche minuto (dico minuto!) di pace tutti per me? Il rientro dalla settimana ferie é stato piú peggio (scusate il francesismo) di quando sono sono andata. É giá tanto se sono riuscita a tornare a casa la sera...
Fortuna ha voluto che sia riuscita, almeno, a fotografare i piatti (rigorosamente "faffú" = fast food) cucinati al rientro dall'ufficio.

Questa é una zuppa ai carciofi per la cui ricetta mi sono ispirata a lui.

Alla ricetta originale, ho aggiunto il succo di un limone, un giro di olio buono buono ed uno (tanto per dargli un po' di colore) di crema di aceto balsamico.

Per rendere la versione un po' piú "light", mi sono limitata a tostare (anziché friggere) del pane in cassetta tagliato a dadini e servito a parte.

Gamberi all'orientale

Mamma mia, quando scrivo un post con un titolo del genere, mi auguro sempre che non ci sia un "orientale" vero che mi legge e che mi venga a cercare per farmi "harakiri"...

Ad ogni modo, ogni volta che cucino qualcosa che contenga salsa di soia, zenzero, lemongrass e mirin, per me é roba d'oriente...

Non me ne vogliano i puristi, ma il gusto non riporta certo ai sapori "europei"...

Ciancio alle bande e bando alle ciance, ho usato:
  • 6 Gamberoni precedentemente sbollentati
  • 1 goccio di Olio di Semi
  • 1 spicchio d'Aglio
  • 1 pezzo di Zenzero (grande come un pollice circa)
  • 1 Lemongrass
  • 1 Peperoncino (fresco o secco) tagliato a rondelle
  • Salsa di Soia
  • Vino di Riso (in mancanza, dello Sherry va bene)
  • Foglie di Coriandolo fresco
In un Wok o in una larga padella, con l'olio far saltare l'aglio sminuzzato, lo zenzero sbucciato e tagliato a fettine sottili, il lemongrass anch'esso affettato e le rondelle di peperoncino. Aggiungere poco dopo i gamberoni e continuare a cuocere.

Versare il vino di riso (o lo sherry) ed un goccio di salsa di soia ('tenzione, che i gamberi sono giá salati di loro: si rischia la salamoia...!) e lasciare sfumare.

Aggiungere le foglie di coriandolo fresco e servire

venerdì 22 febbraio 2008

Fagottini di pollo alle verdure

Ho scritto qualche tempo fa della mia attitudine a "fare cinese", quando cioé vengo presa dalla voglia di fare un intruglio colorato e di usare ingredienti che esulano dall'uso quotidiano.
A dire il vero, non vedevo l'ora di usare l'ultimo nato nella famiglia degli impicci di cucina (la piú meglia invenzione dopo la scoperta della ruota): si chiama Alligator ed é della marca Genius (pubblicitá gratuita).
In pratica é un "juliennatore" di verdure e/o puó ridurre le stesse a "brunoise" (a dadini piccoli piccoli).

Allora, la mia voglia di fare cinese era piú che altro un volgare pretesto per sminuzzare il maggior numero di ortaggi possibile, fermo restando il fatto che mi sono dovuta ricordare che in casa siamo solo in due...
Avevo a disposizione:

  • 1 Zucchina
  • 1 Carota
  • 1 Spicchio d'Aglio
  • 1 Cipolla
  • 1 Peperone giallo
  • 1 pezzo di Zenzero fresco
  • Vino di Riso (ma si puó usare anche dello Sherry)
  • Salsa di Soia
  • Peperoncino fresco
  • Petti di Pollo
  • 1 rotolo di Pasta Sfoglia

Con l'"impiccio", ho tagliuzzato a julienne la carota e la zucchina. Il resto delle verdure, ad eccezione dell'aglio e del peperoncino fresco, le ho tagliate a dadini.

In una padella con un goccio di olio, ho messo a soffriggere i cubetti di cipolla e l'aglio tagliato a fettine sottili. Ho aggiunto poi tutte le altre verdure e fatto saltare velocemente a fuoco medio, bagnando con del vino di riso e la salsa di soia. Ho aggiunto infine il peperoncino tagliato a rondelle.

In una seconda padella, ho saltato a fuoco vivace i petti di pollo tagliati (stavolta col coltello) a cubotti ed unito alle verdure.

La pasta sfoglia l'ho srotolata e l'ho tagliata a strisce di 25 x 10 cm circa. Su metá della striscia, ho messo il pollo con le verdure e ho ricoperto con la seconda metá. Con l'aiuto di una paletta, ho adagiato i fagotti su una placca da forno rivestita con un foglio al silicone (la carta da forno va bene lo stesso), ne ho spennellato la superficie con del latte e li ho messi in forno a 190° per 20 minuti circa.

Solito effetto di lava fusa al primo boccone, ma poi ci si abitua...

giovedì 21 febbraio 2008

Giorno nuovo, meme nuovo

Ahé, non ho fatto in tempo a finire il meme lanciatomi da Grazia, che Viviana me ne ha passato un altro...

Oggi bisogna raccontare 6 cose che amiamo fare o dire.
Mhhmhhh, mumble mumble, grattino di testa e si comincia:
  1. Amo ridere e far ridere. Pezzo forte sono le imitazioni di persone e di situazioni paradossali. Anche quando sono arrabbiata, penso a qualcosa su cui possa ricamarci una storiella e mi metto a ridere da sola (forse é pazzia?). Di mia nonna, conservo il ricordo di una frase che ripeteva sin da quando ero bambina: -"Deve fare l'attrice!" - Peccato che sia venuta fuori ragioniera...;
  2. Amo il week-end perché posso svegliarmi tardi e fare il brunch con la mia metá;
  3. Amo essere gentile con chiunque e godere delle espressioni stupite delle persone che tali gentilezze non si apettano (mitico e sempre in voga il posto lasciato libero nella coda al supermercato);
  4. Amo la compagnia delle persone care, ma amo anche ritagliare dei momenti da dedicare esclusivamente a me (e allora scatta il raid trucco/parrucco/manicure/scioping e quant'altro);
  5. Amo i thriller, ma soprattutto amo farmi coccolare dalla mia metá se poi me li risogno la notte ;-D;
  6. Amo accorgermi che improvvisamente si sono allungate le giornate e che l'inverno é ormai quasi un ricordo. Questo sarebbe quasi un punto n. 7, ma lo metto come prolungamento al punto n. 6: mi fa morire lo scoiattolo cui lascio tutti i giorni le noci davanti casa e che lui puntualmente si porta via!
E ora?

E ora, cari Manzotin, Cocozza, Grazia, Imma, Stefano, Andrea, tocca a voi!

mercoledì 20 febbraio 2008

La cucina regionale italiana - Top Ten

Ho ricevuto qualche giorno fa l'invito da parte di Grazia a partecipare ad un meme con tema, manco a dirlo, mangereccio.

Scopo di questo meme é lo stilare una classifica, in base ai gusti personali, della cucina italiana suddivisa per regioni.

Ora, se mi avesse chiesto di cantare la Tosca partendo dall'ultima strofa e con dell'acqua in bocca, forse avrei avuto meno difficoltá.

La cucina italiana e non lo dico solo io, é universalmente nota per essere buona dalla Valle d'Aosta alla Sardegna. Certo, mangiare 'a peperonata con 40° all'ombra, non é proprio il massimo...

Non mi sento onestamente di stilare una classifica vera e propria. Meglio una lista delle "godurie" regionali che mi vengono in mente:

Adoro la cucina toscana: mitici i crostini con la milza o coi fegatini, le zuppe di pesce, i hantuccini hol vinsanto, la fiorentina (e non parlo di calcio!) e la cucina contadina in genere;

Segue la cucina laziale (sará per campanilismo?) coi piatti semplici ma bbóni: abbacchio (agnello) al forno con le patate, i carciofi alla giudia, i bucatini all'amatriciana, la pasta in genere (il mitico Albertone: maccherone, tu m'hai provocato e io te distruggo!), i filetti di baccalá e i fiori di zucchine fritti;

Che dire della cucina emiliana? Turtelén con bröd de galaina, le paste ripiene in genere, gli affettati, la piadina con lo squacquarone, il parmigiano, l'aceto balsamico;

La cucina in genere del nord Italia: i brasati, gli arrosti, i sughi quelli belli corposi, la polenta con la selvaggina in genere o carbonada, i formaggi "pizzicosi", lo speck, il panettún e il pandoro, i tartufiiiii, i vini;

'a pizza c'a pummaruola 'n goppa: mi sono spostata con movimento repentino verso sud, partendo dalla Campania. E qui, mozzarelle di bufala, teglie multicolori di ortaggi al forno, il babá, i limoni di Sorrento;

La cucina del sud in genere é molto buona, anche se talvolta e a parer mio, un po' pesantuccia. Il pesce peró merita un posto in prima fila. Beh, anche i dolci si difendono bene;
Il porceddu sardo arrosto su letto di mirto, me lo sogno ancora la notte. I formaggi di pecora, i dolci col formaggio e miele, i dolcetti, il pane carasau ed i frutti di mare.
Non me ne vogliano le altre regioni se non le ho menzionate. Sicuramente e se mi ci metto, qualche altra prelibatezza viene fuori. Bah, ci penso su e vediamo che succede.
Vista la "velocitá" con cui ho aderito a questo meme, credo che ormai abbiano partecipato la maggior parte dei blogghernauti che conosco. Se cosí non fosse, l'invito é valido ed aperto a chiunque voglia dire la sua

lunedì 18 febbraio 2008

Una settimana tutta per me



Ebbene sí, ho fatto il botto!


No, niente incidente stradale, niente divorzio in vista, niente di niente di tutto ció.


Ho solo fatto...il botto!


Come ogni botto che si rispetti, ho deciso di prendere una bella settimana (troppo poco? A me sembra l'oasi nel deserto!) da dedicare tutta a me e alla mia metá che ho trascurato da troppo tempo.


Chissá, magari riesco pure a scrivere qualche post nuovo...

domenica 10 febbraio 2008

Ci sono riuscitaaaaaaa!!!!!

Dico: Ma ti sei impazzita?
Rispondo: Mhhmm, direi di no
Dico: E allora?
Rispondo: Beh, mi é riuscito!
Dico: Ma riuscito che?
Rispondo: Il ciambelloooooneeeee!
Dico: E che, é questo il modo di strombazzarlo per tutta casa? I vicini penseranno che hai vinto il lotto e vorranno subito diventare tutti amici tuoi!
Rispondo: E che vengano pure, cosí lo vedranno pure loro che sono riuscita a fare il ciambellone!
Dico: Per me, sei tutta scema!
Rispondo: Per me pure, peró rimane il fatto che mi é riuscito!
Dico: E come sarebbe venuta l'idea di fare 'sto benedetto ciambellone?
Rispondo: Beh oggi é domenica, il marito lavora al pc e GUAI se lo disturbo!
Mi sono messa a scartabellare appunti letti e copiati qua e lá e tra le tante "cianfrusaglie", ho ritrovato il meme del ciambellone cui avevano partecipato un po' di spentolatrici impavide.
Mema che tirimema, alla fine ho optato per la ricetta di Ady.
Il ciambellone é per me un ritorno all'infanzia, é uno di quei dolci che mi fanno pensare alle pubblicitá di altri tempi.
Mia madre, tanto per dirne una, mai abituatasi ad usare lo sbattitore elettrico, usava tenere ferma tra le ginocchia la ciotola e con un cucchiaio di legno, amalgamava energicamente i vari ingredienti.
Il rito consisteva poi nel versare il magico impasto nello stampo imburrato ed infarinato e nel dare a me la ciotola con il cucchiaio di legno, affinché ripulissi ben bene i residui (che scene: nel ciambellone bicolore, mi venivano fuori certi baffi neri, che sembravo un generale in pensione!).
Ho provato nel corso del tempo, a rifare questo dolce. La maggior parte delle volte peró, mi é venuto fuori un biscotto a forma di salsiccia circolare...
Poiché la voglia di farlo mi é sempre rimasta, ecco qui che ho preso il coraggio a due mani, ho cambiato forno (tradizionale e non piú ventilato) e cambiato stampo (silicone e non alluminio). Morale della favola, per misurare quanto alto mi sia venuto, ho dovuto mettere i tacchi al dito...



mercoledì 6 febbraio 2008

SDÓMMALE!!!

Ebbene sí, come si dice: "La sera leoni, la mattina ***oni"!

Mai come stavolta, fu detto piú appropriato!

Qui é tradizione sacrosanta festeggiare il carnevale alla grande e io alla grande l'ho festeggiato.

Peccato peró che ora non abbia piú un filo di voce, sia altamente infiammabile (per eccesso di alcool ingerito) ed un mal di testa che non sto a raccontare...


martedì 29 gennaio 2008

Award You make my day



Miiiiiiiiiiiiiiiiiii, un gi pozzu cridiri!


Ho ricevuto ben 3, no dico T-R-E premi per quello che per me é iniziato come un gioco e che, giorno dopo giorno, mi appassiona sempre piú!!

Mi sembra quasi di stare al Kodak Theater di Los Angeles con la statuetta dorata tra le mani (eh sí, vabbé!) a ringraziare il mio agente che ha creduto in me, il regista che voleva avermi a tutti i costi, ma soprattutto voi, sí VOI, il mio pubblico piú fedele e affitataDRRRRIIIIIIIIINNNNN, SVEGLIA!

Scherzi a parte, sono veramente sorpresa e colpita da quante storie e quante persone speciali ci siano al di lá dello schermo del pc. Mi é capitato di ridere, di piangere (ma che figuracce, spesso in ufficio!), di condividere affetti e dolori e di ritrovarmi ogni giorno a visitare il condominio dei blogs, come se avessi l'appuntamento del caffé quotidiano con le amichétte.

Sono contenta di poter, a mia volta, premiare altre persone. Per farlo, riporto il regolamento:

"Dai il premio a 10 persone che hanno un blog capace di trasmetterti gioia ed ispirazione, un blog che ti faccia sentire bene quando lo visiti. Fai sapere a queste persone di averlo vinto lasciando un commento sul loro blog. Attenzione: puoi vincerlo più volte!"

Devo dire che leggo volentieri diversi blog.

C'é n'é peró qualcuno che leggo anche piú volte nell'arco della giornata perché piú di tutti mi trasmette gioia, mi fa stare bene e mi insegna tante cose:

  1. Grazia, la cuoca per caso: ti ho conosciuta per prima (a Ferragosto, ricordi?) e non ti ho mollata piú;
  2. Viviana, il sole del nodd che splende e riscalda anche a mezzanotte;
  3. Stella, un vulcano di idee e fotografa "da sballo";
  4. Stefano o Stefano che dir si voglia, perché non si vive di sole ricette;
  5. Marinella, alchimista e cuoca mica da niente!;
  6. Cocozza, una persona dalla grande sensibilitá;
  7. Alex e Mari, mi fa tanta tenerezza un'amicizia cosí forte, malgrado le distanze;
  8. Sere, tutta la passione in cucina e tutto l'amore per il suo amore;
  9. Lory, le sue storie ed il suo amore per tutto quello che c'é, mi conquistano ogni volta;
  10. Stefano (l'altro), córe de Roma e innamorato dei piaceri della carne...

giovedì 24 gennaio 2008

A volte ritornano...

Quando il tempo non é un granché e quando soprattutto mi prendono gli attacchi di "matta", cosa c'é di meglio da fare del leggere o andare al cinema o vedere la tv o incontrare amici? Chiudersi in cucina e darsi alla creativitá "alternativa"...

Andando a zonzo per la cittá, mi sono imbattuta in un negozietto di quelli, loro malgrado, sono destinati a scomparire: l'insegna di latta, tanto per cominciare, invitava caldamente ad entrare ed esplorare gli scaffali di legno brunito dall'aspetto retró, pieni zeppi di cose alla cui vista mi sono catapultata indietro nel tempo di almeno un centinaio di anni. Non che le merci fossero vecchie, ma erano esposte con tanta dovizia di particolari e confezionate con tanta cura, che sembrava quasi che il tempo si fosse fermato.

In uno di questi scaffali, dicevo, ho trovato i gusci delle praline da riempire. Quale ghiotta occasione, mi sono detta, per darmi alla pasticceria faffú (fast food) senza dover imprecare per riuscire a tirare fuori i cioccolatini dagli stampi (ehm, come qui).

Ho scelto quelle al cioccolato fondente e quelle al cioccolato bianco.



Risolto il "problema" della scelta (magari fossero i problemi tutti cosí!), ho pensato al ripieno.

I gusci al cioccolato fondente, li ho riempiti con una ganache "hot" al wasabi e paprica piccante, mentre per quelli al cioccolato bianco, ho optato per una versione piú "soft", a base di sciroppo d'acero.

Le dosi delle ganache sono purtroppo affondate nella memoria (mannaggia a me e a quando non mi scrivo mai le cose!!).

Posso peró dire di aver sciolto a bagnomaria, per entrambi i cioccolatini, del cioccolato fondente (50 gr. circa) e di averlo diluito con della panna ed una noce di burro. Una volta raggiunta una consistenza "godurio-cremosa" (che tradotto sarebbe tipo crema mou, un tantino piú fluida), ho diviso a metá le ganache ed aggiunto ad una, un misto di polvere di wasabi e paprika piccante. All'altra, ho versato dello sciroppo d'acero ed amalgamato ben bene.

Una volta che ciascun ripieno si é intiepidito, ho riempito un sacchetto Domopak, ne ho tagliato un'angolino e l'ho usato come sac-à-poche usa e getta.

I gusci bianchi, li ho riempiti per primi (e si vede!!!). Una volta acquistata sicurezza, mi sono dedicata a quelli neri. Ho lasciato che il tutto si solidificasse in frigorifero.



Per la copertura, ho temperato del cioccolato al latte.

Con un cucchiaino a "molla", ho immerso le praline piccanti nel cioccolato e le ho rotolate su e giú su una grata a maglie quadrate, fino a "spettinarle".

Per quelle allo sciroppo d'acero, dal gusto molto piú delicato, mi sono limitata ad una "pettinatura" piú ordinata e con qualche "ciuffetto" piú scuro qua e lá.

EVVUALÁ!!!









lunedì 21 gennaio 2008

Trucioli con Salsiccia e Zucchine

Chi non conosce il detto "Meglio vivere di rimorsi o di rimpianti?", scagli la prima pietra!

Siccome io i rimpianti li odio e le lacrime di coccodrillo sgorgano a fiumi dalle mie parti e siccome avevo una bella salsiccia in frigo che mi faceva l'occhio languido, dopo essermi guardata a destra e a sinistra in cerca di sguardi rimproveratori, mi sono detta "Al diavolo, almeno per un giorno, la dieta!"

Ora, a fare compagnia alla bella salsiccia (che poi non era cooooosí grassa, suvvia!), avevo pure:
  • 1 Zucchina;
  • 1 spicchio d'Aglio sbucciato;
  • Olio evo;
  • Vino bianco;
  • Peperoncino;
  • 1 cucchiaio di semi di Finocchio;
  • Sale q.b.;
  • 180 gr. di pasta corta, tipo "Trucioli";
  • Ricotta stagionata
In una padella, ho sgranato la salsiccia e l'ho fatta rosolare con l'aglio in un goccio appena di olio. Ho aggiunto un bicchierozzo circa di vino bianco, un cucchiaino scarso di peperoncino, i semi di finocchio e lasciato sfumare, senza far asciugare troppo.

In una seconda padella, ho rosolato a fuoco vivo le zucchine, le ho salate appena e le ho unite poi alla salsiccia.

Ho lessato la pasta in abbondante acqua salata, l'ho scolata al dente e l'ho versata nella padella col condimento.

Mischia mischia, impiattato e condito con la ricotta grattata al momento.

Mangiata ben bene, fatto scarpetta e giú di nuovo a piangere...! Tanto, domani é un altro giorno!!!

martedì 15 gennaio 2008

Meme Meme, Cha Cha Cha!



Quella gran briccona di Stella, mi ha girato un meme.
Funziona cosí: puntando sul mese di nascita, vengono descritte caratteristiche salienti della propria personalitá.
Si copiano ed incollano le varie descrizioni e ci si confronta con esse.
Si indica infine il link da cui si é ricevuto il meme e si passa poi ad altre 12 (DODICIIII?) persone, tante quante sono i mesi.
La descrizione é in inglese, ma con un po' di fortuna e con Babelfish, je la si fa.

L'ho trovata una cosa carina, anche perché a me piace molto tutto quello che ha a che fare con l'astrologia, con gli ascendenti, con gli influssi del sole, della luna, ecc.
Ho accolto la richiesta e, un po' scettica, mi sono chiesta: "Bah, sará vero?" Allora, sono andata nel SITO e ne é venuto fuori ció:

AUGUST

Loves to joke = Ama scherzare
Effettivamente sí, sono una gran buffona di corte
Attractive = Attraente
Oddio, paragonata ad Anna Mazzamauro, sono Claudia Schiffer; paragonata a Claudia Schiffer, sono Anna Mazzamauro...
Suave and caring = Premurosa e si preoccupa per gli altri
Di solito sí. Qualche volta malvolentieri (dipende da chi mi sta di fronte), ma cerco di nasconderlo bene
Brave and fearless = Coraggiosa ed impavida
Non mi ritengo molto coraggiosa: sono piú per "o la va o la spacca". Finora mi ha detto sempre bene. Anche se ho paura, chiudo gli occhi e mi butto
Firm and has leadership qualities = stabile e con qualitá di leader
Dice a me?!?
Knows how to console others = Sa come consolare gli altri
E qui ha toppato alla grande!
Too generous and egoistic = troppo generosa ed egoista
Sí, il mio equilibrio si basa sugli estremi
Takes high pride in oneself = Ogogliosa di se stessa
Sono narcisa ed estremamente autocritica. Orgogliosa? quando mi riesce il sudoku...
Thirsty for praises = Assetata di elogi
Qualche colpetto sulla spalla, non fa mai male
Extraordinary spirit = Spirito straordinario
Sono un'ottimista di natura e cerco di "contaminare" quelli che non lo sono
Easily angered = Si arrabbia facilmente
Mi infiammo come un cerino ma con la stessa velocitá mi calmo
Angry when provoked = Si arrabbia se provocata
E che, me chiamo Pasquale?
Easily jealous = Facilmente gelosa
Lascio il massimo della libertá. Mi "attivo" se sento peró puzza di bruciato.
Observant = Attenta, sveglia
Solo se qualcosa cattura la mia attenzione. Mi annoio facilmente
Careful and cautious = Attenta, prudente
Seguo l'istinto
Thinks quickly = Pensa velocemente
Purtroppo sí e questo mi fa prendere spesso delle "travate" micidiali
Independent thoughts = Non si lascia influenzare (ho capito bene?)
Bah, qualche volta mi sono fatta infinocchiare ben bene
Loves to lead and to be led = Ama comandare ed essere comandata
Comandare sí (nei limiti), comandata, no!
Loves to dream = ama sognare
Levatemi pure questo!
Talented in the arts, music and defense = Ha talento nelle arti, nella musica e nella difesa
Nelle arti, intruglio; suono bene il campanello di casa e quanto a difesa, lasciamo perdere
Sensitive but not petty = Sensibile ma non limitata
Se ho interpretato bene, buone entrambe
Poor resistance against illnesses = Poca resistenza alle malattie
Il massimo che riesco a prendermi é il mal di gola
Learns to relax = Impara a rilassarsi
Ad una lezione di yoga, sono uscita nevrastenica...
Hasty and trusty = Veloce ed affidabile
Ci provo
Romantic = Romantica
Taaaaanto
Loving and caring = Amorevole e si preoccupa per gli altri
Non l'ho giá letto?
Loves to make friends = Le piace fare nuove amicizie
Mi piace conoscere persone nuove, ma gli amici amici credo siano un'altra cosa


Siccome ora sono esausta da tutto 'sto pensare, vorrei sfiaccare, sempre che ne abbiano voglia: lenny, grazia, staximo, cocozza, maria giovanna, Imma, francesca, stefano, gloricetta, bian, marinella, franc

domenica 13 gennaio 2008

Torta lava con salsa al Porto e ciliegie caramellate

Per la torta lava, mi sono rifatta a questa ricetta. Per la salsa alle ciliegie, ho usato:
  • 5 cucchiai di Zucchero;
  • succo di un'Arancia;
  • 50 ml di Vino porto;
  • 50 ml di Vino rosso;
  • 150 gr. di Ciliegie snocciolate in barattolo;
  • 100 ml di succo di Ciliegie (dal barattolo di cui sopra);
  • 50 gr. di Burro

In un pentolino, caramellare lo zucchero (eventualmente scioglierlo con un cucchiaio di acqua). Non appena il caramello assumerà un bel colore marrone, aggiungere il succo d'arancia (occhio che schizza!), il vino rosso ed il Porto. Mescolare ben bene ed aggiungere infine il succo delle ciliegie. Continuare a cuocere la salsa fino a ridurla della metà. Poco prima di servirla, aggiungere il burro freddissimo tagliato a quadrotti e mescolare energicamente con la frusta per amalgamare il tutto. A questo punto, non resta che aggiungere le ciliegie per riscaldarle ed il gioco è fatto!

sabato 12 gennaio 2008

Filetti di dentice con salsa al basilico e contorno di purè alle albicocche

Sembra una "cineseria" e, a dire il vero, ero parecchio scettica nel proporre questo piatto senza mai averlo sperimentato prima.

Dopo il primo boccone e, dopo aver girato la testa a 180° per vedere le facce degli altri commensali, mi sono tranquillizzata ;-P

Per ogni persona, ho calcolato un dentice, squamato (e qui non sto a dire fino a dove e fino a quando ho ritrovato le squame...) e giá diviso in filetti.

Per il puré alle albicocche, ho usato:
  • 150 gr. di Fagioli cannellini secchi (ammollati dalla sera prima);
  • 100 gr. di Albicocche essiccate
  • Salvia
  • 1/2 Cipolla
  • Olio evo quello buono
  • Sale q.b.
  • Pepe rosa in salamoia per la decorazione

Ho bollito i fagioli con la salvia e la 1/2 cipolla per un paio di ore o fino a che erano cotti. Le albicocche, le ho ammorbidite in 1/2 litro ca. di acqua per circa 10 minuti.

In un terzo tegame, ho unito le albicocche e i fagioli scolati, aggiungendo qualche cucchiaio dell'acqua di cottura di questi ultimi. Lasciando che riprendessero a bollire, li ho frullati col minipimer. A questo punto, ho unito dell'olio evo, un po' di sale e ho lasciato da parte.

Per la salsa al basilico, ho preparato un quasi pesto:

  • 1 mazzetto di Basilico;
  • 1 cucchiaio ca di Pinoli
  • 2 spicchi di Aglio sbucciati (la metá, se il gusto risulta troppo forte);
  • Olio evo a gogó;
  • Sale

Ho lavato le foglie di basilico ed asciugate con cura. Le ho versate nel bicchiere del minipimer (ah, come vivrei senza?) e ho aggiunto i pinoli con l'aglio. Ho frullato il tutto ed aggiunto a filo l'olio, fino a raggiungere una bella salsa profumata. Salato quanto bastava.

In una padella antiaderente e con un goccio di olio, ho saltato per 2 minuti circa dalla parte della pelle i filetti di pesce. Li ho rivoltati e lasciati cuocere per pochi istanti.

Li ho impiattati, condendoli con la salsa al basilico e col contorno di puré alle albicocche, cosparso di grani di pepe rosa.

Tagliatelle con vongole, crema di broccoletti e scampi saltati

Per le passate Feste natalizie, volevo andare un po' "fuori dagli schemi" pur cercando di rispettare le tradizioni.


È a questo proposito che, complice anche l'ispirazione datami da Viviana, ho preparato un primo piatto a base di pesce, ma con l'aggiunta dei broccoletti che hanno dato "'na botta de vita" con il loro gusto particolare.


La ricetta è per 6 persone:
  • 480 gr. di Tagliatelle;
  • 1 Broccoletto cicciotto;
  • 1 sacchetto di Vongole veraci (il peso non l'ho controllato, ma credo fosse da 1 Kg);
  • 2 spicchi d'Aglio;
  • 18 Scampi;
  • Peperoncino;
  • Prezzemolo;

Ho messo le vongole a mollo in acqua salata per un paio di ore per liberarle dalla sabbia. Le ho messe in un tegame e, a fuoco medio, ho lasciato che si aprissero. Dopo averle fatte freddare, ne ho sgusciate la maggior parte, lasciandone qualcuna intera per la decorazione.

Dei broccoletti, dopo averli lavati, ne ho separato le cimette e le ho sbollentate per un paio di minuti in acqua leggermente salata e le ho scolate, versandole in una ciotola con dell'acqua fredda.

In una padella, con dell'olio evo ho rosolato i due spicchi d'aglio sbucciati e tagliati a metà. Non appena si sono indorati, li ho gettati via e versato nella stessa padella le cime dei broccoletti scolate e del peperoncino, lasciando che saltassero allegramente. Ho aggiunto infine qualche cucchiaio dell'acqua delle vongole filtrata dall'eventuale sabbia rimasta e lasciato che il sugo diventasse una crema. NON AGGIUNGERE SALE SE NON ALLA FINE!!!

In una seconda padella (meglio più ONA possibile), ho rosolato con dell'olio e a fuoco vivo gli scampi, tenendoli poi in caldo.

Ho lessato le tagliatelle, le ho scolate al dente e le ho versate nella padella con la crema dei broccoli. Ho aggiunto le vongole sgusciate, quelle col guscio e mescolato il tutto. Solo ora si può sentire se serve dell'altro sale. Io non ne ho aggiunto...

Ho impiattato le tagliatelle ed adagiato 3 scampi come decorazione.

A questo punto, una bella spolverata di prezzemolo tritato non ci sarebbe stata male. Peccato però che, nella fretta, me ne sia dimenticata...

venerdì 11 gennaio 2008

Cappuccino al tartufo profumato al Madeira

Cominciare una cena con un "cappuccino" è una cosa quantomai bizzarra. Io l'ho trovata un'idea assolutamente matta e proprio per questo l'ho fatta mia. Certo, non è una preparazione che si possa fare tutti i giorni (almeno a casa mia) visto l'ingrediente principe, ma stavolta avevo voglia di "strafare".

Altro non è che una vellutata di patate impreziosita dal tartufo fresco saltato in padella, aromatizzato col vino madeira e servito nelle tazze del cappuccino.

Cosa serve?
  • 1 Porro;
  • Olio evo;
  • 100 gr. ca. di Patate farinose;
  • 500 ml di Brodo di Pollo;
  • 1 vasetto di Panna (2 dl);
  • Sale + Pepe
  • 1 Tartufo (io ho usato quello nero) di ca. 50 gr.
  • 50 gr. ca. di Burro
  • 2 cucchiai di Madeira
  • Latte magro per l'effetto "cappuccino"
Del porro, va utilizzata solo la parte bianca: dopo averla lavata, tagliarla a rondelle e lasciarla stufare in un tegame a fuoco dolce con 2 cucchiai di olio ca.

Aggiungere le patate sbucciate e tagliate a dadini insieme al brodo di pollo e lasciar cuocere per 15 minuti circa o fino a quando le patate saranno morbide.

Versare la panna e frullare il tutto col minipimer fino a rendere la zuppa una crema liscissima. Se necessario, passarla al setaccio.

Spazzolare il tartufo sotto l'acqua corrente per eliminarne la terra e tagliarlo a fettine sottili con l'apposita mandolina.

In una padella, a fuoco "allegrotto" far saltare per pochi minuti le fettine di tartufo col burro. Stemperare col vino Madeira e versare il tutto nel tegame con la zuppa.

Scaldare il latte e frullarlo (al meglio con l'apposito frullino a molla) per ottenerne una schiuma abbondante e soda.

Versare a questo punto la zuppa nelle tazze del cappuccino e "decorarle" con la schiuma.


Mousse di Salmone e Trota affumicata in barchetta

Le famigerate mousse che si possono preparare anche con uno o due giorni di anticipo ed essere poi servite all'ultimo momento.


Per la mousse di trota ho usato:
  • 150 gr. di Filetti di Trota affumicata
  • 70 gr. di formaggio caprino spalmabile
  • 5 gr. di Colla di Pesce
  • Succo di mezzo Limone
  • Pepe bianco q.b.
  • Erba cipollina (per la decorazione)
In un recipiente con dell'acqua fredda, lasciare ammorbidire la colla di pesce.

Porre gli altri ingredienti (ad esclusione dell'erba cipollina) nel bicchiere del minipimer e frullare fino ad ottenere un composto liscio.

In un pentolino, con qualche cucchiaio di latte lasciare sciogliere a fuoco dolce la colla di pesce e, dopo averla fatta intiepidire aggiungerla delicatamente al composto di trota. Lasciare riposare in frigorifero per una paio di ore o fino al momento di servire.


Per la mousse al salmone, ho usato:
  • 150 gr. di salmone affumicato (anche i ritagli vanno bene)
  • 1 vasetto di Panna da montare (2 dl)
  • 5 gr. di Colla di Pesce
  • Succo di mezzo Limone
  • Pepe bianco q.b.
  • 1 vasetto di uova di Salmone (per la decorazione)
Il procedimento è praticamente lo stesso: si mette a mollo la colla di pesce in acqua fredda e si frullano gli altri ingredienti (ad esclusione della panna e delle uova di salmone). Volendo, ma io non volevo, si può aggiungere anche un goccio di brandy.

La panna va montata bella ferma ed aggiunta con delicatezza al composto. In ultimo, si aggiunge la colla di pesce sciolta con un poco di latte a fuoco dolcissimo e lasciata intiepidire. Si assembla il tutto e si lascia riposare in frigorifero.

Le barchette le ho trovate nel reparto alimentare dell'Ikea (tutto dire) ed è stato amore a prima vista.

Per riempirle, ho utilizzato i sacchetti Domopak come sac-à-poche usa e getta: dopo averne tagliato un angolo, ho messo il beccuccio a stella e riempito il sacchetto con la mousse di trota.

Ho farcito le barchette fino ad esaurimento (mio e della mousse). Come decorazione, ho sminuzzato e distribuito l'erba cipollina.

Stesso procedimento e altro Domopak per la mousse di salmone. Come decorazione, ho usato le uova di salmone.

domenica 6 gennaio 2008

Buon Anno e Buona Befana!

Ma si può essere più sceme?


Premesso ciò, eccomi qui di nuovo dopo la pausa natalizia trascorsa col parentado italiano, con gli amici venuti dall'Italia (anche se solo per il fine settimana) e col resto della famiglia tedesca!

Devo dire che, non essendo più abituata ad avere tanta gente in casa tutta insieme, non è stata proprio una passeggiata. Sono però contenta di aver rivisto la mia mamma (mamminaaaa!), mia sorella e i suoi "piccini" (piccini si fa per dire: 17 e 14 anni...). Questo dal 23 al 29 Dicembre.

Il 26 poi, alla già esistente e come detto nutrita truppa, si sono aggiunti la suocera col compagno, il cognato con la compagna e i loro due bambini... Oh, sarà che ha prevalso l'istinto di sopravvivenza, ma io sono sopravvissuta!

Certo, per riprenderci da tutto 'sto marasma, abbiamo visto bene io e la mia dolce metà, di farci un Capodanno romantico romantico in quel di Vienna...

Bah, visto che però qui s'ha da parlà di cucina, e che cucina sia!

Abbiamo cercato di mantenere le tradizioni, per cui per la Vigilia ho scelto un menu a base di pesce; il 25 Dicembre è stato all'insegna del buon brodo cui "turtelen" e il 26, stracchi ma non ancora satolli, l'abbiamo buttata sul "rustico": raclette a gogó.

Ma andiamo con ordine:

Il menu della Vigilia prevedeva:

Mousse di trota e salmone affumicati in barchetta;

Cappuccino (paura, eh?) al tartufo profumato al Madeira;
Tagliatelle con vongole, crema di broccoli e scampi saltati (e qui Viviana mi ha dato l'ispirazione);


Filetti di dentice con salsa al basilico e contorno di puré alle albicocche al pepe rosa;

Torta lava con salsa al porto e ciliegie caramellate (a dire il vero questo era nel menu e io l'ho pure preparato, ma abbiamo gettato la spugna...);

Panettone (un angolo d'Italia venuto direttamente dall'Italia), mandarini portafortuna e frutta secca;

A richiesta, caffè, Alca Selzer e Sturalavandini...


Il 25 è stato più "pacifico":

Tortellini in brodo;


Bollito misto (pareva avessi bollito un brontosauro!) e insalata mista con vinaigrette allo zucchero di palma. Qui le foto mancano per sopraggiunta "caciara"...

Il 26? Come detto, visto che tutta 'sta maratona culinaria dei giorni passati ha messo a dura prova la mia cucina e la mia resistenza, abbiamo optato per una bella Raclette.

Ha soddisfatto i gusti di tutti, nessuno si è dovuto alzare per cambiare le portate di volta in volta e ha reso l'ennesima "pappata", un modo piacevole di trascorrere la giornata di Festa in compagnia di tante persone con oggettive difficoltà di comunicazione (Italia-Germania 5-6 + neonato).



Bello, bello, tutto bello. Ma le ricette? Arrivano, arrivano...